MUSICA

Hey, Hey, Rise PINK FLOYD

Musica per la PACE

Qualche giorno dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il cantante (e ora soldato) Andriy Khlyvnyuk ha pubblicato su Instagramun video in cui canta Oh, the Red Viburnum in the Meadow, una canzone popolare che parla della reazione degli ucraini di fronte alle avversità. Qualche tempo fa il musicista, frontman di un band di Kyiv chiamata Boombox, sperava di poter suonare in tour negli Stati Uniti. Quando ha scoperto che la Russia aveva invaso il suo Paese, è tornato per difenderlo. All’inizio della guerra ha detto a Rolling Stone che proteggere l’Ucraina era un dovere per il bene del mondo intero: l’Occidente «ha bisogno di noi, come uno scudo che protegga tutti». Nel video indossa un uniforme e imbraccia un fucile automatico, mentre canta in una piazza vuota: «La nostra Ucraina si rialzerà e gioirà».David Gilmour ha guardato il video con ammirazione. «La mia nuora è ucraina, me l’ha mandato e l’ho trovato fantastico», racconta. «Noi abbiamo un nome e una piattaforma, i Pink Floyd, e dovremmo usarla di più. Quel video mi ha stimolato a fare qualcosa». Così si è chiuso nel suo studio, ha trovato gli accordi per accompagnare la voce potente di Khlyvnyuk e ha scritto Hey, Hey, Rise Up, la prima nuova canzone dei Pink Floyd in quasi trent’anni.Gilmour aveva chiuso il capitolo dei Pink Floyd nel 2014, con The Endless River, che lui e Mason avevano costruito a partire da alcune registrazioni delle session di dieci anni prima. Ha cambiato idea per Hey, Hey, Rise Up. La band ha pubblicato il brano il più velocemente possibile, così da sensibilizzare il pubblico sulla condizione dei civili ucraini e raccogliere fondi per portare aiuti umanitari nel Paese.

«Spero che questo pezzo faccia del bene», dice ora il chitarrista, che ci ha spiegato perché ha voluto rimettere in piedi i Pink Floyd. «Spero che ci aiuti a fare qualcosa».

Leggi altre news: