Ve lo immaginate David Bowie col suo ciuffo impertinente striato di rosso e quello sguardo obliquo e magnetico, cappotto, borsalino e pantalone crema, girare per Mosca? Visitare il Mausoleo di Lenin, posa-ricordo sulla piazza Rossa. E ancor più estraniante – per i passeggeri – pensare a quando sale sulla Transiberiana per raggiungere la capitale sovietica. È il 1976 e il Duca Bianco, post ’Young Americans’ e grande tour a stelle e strisce, è a Berlino durante l’Isolar Tour in cui si promuoveva ’Station to Station’ e decide di fare una gita a Mosca con l’amico Iggy Pop. E il fotografo che lo stava seguendo nei concerti, l’americano Andrew Kent, immortala tutta questa esperienza davvero bizzarra, perché la ‘gita’ durerà pochi giorni, tre di viaggio per arrivare, un giorno a Mosca e ritorno. Quel servizio fotografico è diventato una mostra di Ono Arte ’Bowie in Russia’ (mai passata a Bologna, sì in alcune altre città italiane, Milano e Napoli) e domani sarà proposta in digitale, ovvero con i 60 scatti proiettati, al Gallery 16 in occasione della mitica ’Bowie Night’ che cade proprio il giorno della morte del White Duke. La proiezione con il racconto che offre informazioni sul fotografo e con queste preziose foto, sarà inizialmente alle 18,30 e poi mandata in loop durante il live di Stella Burns e il dj set di Marzio ’Mars’ Manni. Ono Arte ci ha aperto negli anni passati, quando la galleria si trovava in via Santa Margherita, le porte di una cultura pop fotografica preziosa che ci ha permesso di entrare negli archivi di tanti fotografi di culto. Bowie non è certo uno sconosciuto, fotograficamente parlando, qui in città, memorabili le mostre di Masayoshi Sukita e Bryan Duffy nel 2016, ma questi scatti raccontano qualcosa di nuovo, come spiega Vittoria Mainoldi: “Ci è piaciuto il racconto dell’essere umano dietro a Ziggy e al Duca Bianco -dice- un uomo curioso, colto, in questi scatti esteticamente meno attraenti di quelli iconici di Sukita o Duffy, ma potenti, perché Kent racconta la persona”. La digital exhibition è in effetti la storia della ’relazione’ professionale tra Kent e Bowie, coetanei (Bowie era nato nel 1947 e Kent è nato nel 1948), che durò qualche anno. Le fotografie di Andrew Kent, non solo di Bowie, ma anche di altre star (ad esempio Iggy Pop) sono profondamente anni Settanta e tutto questo è riflesso anche nel guardaroba di Bowie in Russia, davvero uno spettacolo.