MUSICA

Il jazz di Rossana Casale

Il nuovo album di Rossana Casale è  si intitola semplicemente “Joni”

Il jazz di Rossana Casale vola con Joni Mitchell

Il nuovo album di Rossana Casale è un sentito omaggio e si intitola semplicemente “Joni”

Joni Mitchell  ha compiuto 79 anni, si può affermare che, considerata l’età non più verdissima e soprattutto le traversie legate alla salute che ha affrontato, se la passa discretamente bene.

Tanto bene da essere tornata ad esibirsi dal vivo la scorsa estate (questa è una delle belle notizie musicali del 2022) e da avere annunciato un nuovo concerto per il prossimo giugno. Qualche anno fa, il 31 marzo del 2015, la musicista canadese venne ricoverata in ospedale e addirittura alcune voci rimbalzate da oltreoceano facevano temere per la sua vita. Fortunatamente l’aneurisma che l’ha colpita non le è stato fatale, anche la riabilitazione ha richiesto un lungo periodo. Ieri, per festeggiare il compleanno della grande (la più brava di tutti senza distinzione di genere?) cantautrice, Rossana Casale ha pubblicato la cover di “Big yellow taxi”, uno dei brani più noti di Joni Mitchell che è incluso nel suo terzo album “Ladies of the Canyon”, il disco della sua definitiva consacrazioneuella di “Big yellow taxi” non è stata un’uscita dettata dalla estemporaneità, Rossana Casale ha fatto di più: ha voluto dedicare un intero album alla Mitchell, intitolato molto semplicemente “Joni”.

Un disco che propone tredici brani tra i più rappresentativi del repertorio di Joni oltre all’inedito “In and out of lines” (altro omaggio) firmato dalla Casale insieme al contrabassista Ermanno Dodaro, elemento della band che l’ha accompagnata nell’album, completata da Emiliano Begni al pianoforte, Francesco Consaga a sax soprano e flauto traverso e Gino Cardamone alla chitarra. Rossana Casale ha rivisitato il repertorio di Joni Mitchell per mezzo del suo genere d’elezione, il jazz. Molto significativamente – a sottolineare l’infinita passione di Rossana per la leggendaria compositrice – “Joni” si apre con “I had a king”, ovvero la prima canzone della tracklist di “Song to a seagull”, il primo album pubblicato dalla Mitchell nella primavera del 1968, per chiudersi con l’unico brano inedito dell’album. Il disco è ora oscuro e riflessivo, ora frizzante e solare; incentrato sulla voce e sulle parole che però non vanno a svilire e a relegare in secondo piano – tutt’altro – l’accompagnamento musicale che trova spazio, come da buona regola del jazz, per l’improvvisazione. Non si possono che fare i complimenti a Rossana Casale e ai suoi musicisti per avere regalato altra vita e avere trattato con tatto e rispetto, senza rinunciare a fornire un’impronta personale a brani davvero immortali.

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